Franco Garoni, classe 1966. Da bambino appassionato di disegno, poi crescendo la scoperta prima della fotografia e poi nei primi anni '90 dei video con le prime videocamere amatoriali è stato un crescendo. Dopo la nascita di mia figlia Giulia, avendo accumulato diverse cassette con registrate ore di filmati, sentivo la necessità di renderli più fruibili cercando di tagliarli e montarli magari con l'aggiunta di audio di sottofondo. Era il 2001 e cercando informazioni sulle varie riviste specializzate dell'epoca, quella che poteva essere la soluzione migliore al mio caso in ambito amatoriale, scopri quasi per caso che esisteva un computer poco diffuso, ma che prometteva meraviglie.
A differenza di quelli che si vedevano solitamente nei negozi e centri commerciali, era compatto, colorato e semi trasparente, con stampata una mela morsicata, ma con tutto quello che poteva servire al mio scopo. Era un bellissimo Apple iMac DV SE400 Grafite.
BREVE ACCENNO
L'iMac fu presentato il 7 Maggio 1998 e rappresentò una vera e propria rivoluzione nel suo campo. Questo successo anche grazie all'aiuto di Steve Jobs, ritornato alla Apple, che rilanciò commercialmente le quote della società, a quel tempo in gravi difficoltà economiche, motivate da una politica dei prezzi impopolare ed errata. Anche se nel corso degli anni vennero prodotte diverse versioni dell'iMac, fu sempre rispettatata l'idea base del progetto: quella di mettere a disposizione computer semplici ed intuitivi utilizzabili anche da utenti poco esperti.
Diversamente da come si potrebbe pensare, la caratteristica fondamentale, che rese famosa la famiglia degli iMac, fu la vasta gamma di colori. Prima di allora, gli unici colori utilizzati per i computer erano: il grigio, il nero ed il beige e molte aziende decisero di imitare questa strategia di marketing, intrapresa da Apple. Lo slogan pubblicitario di questa famiglia di calcolatori era: “Sorry, no beige!”, per sottolineare la differenza stilistica con i comuni PC. Da alcuni calcoli statistici, è emerso che l'iMac, fu il computer venduto con maggiore rapidità nella storia dell'informatica e la conferma del successo fu proprio l'idea di base del progetto.